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Alle otto della sera chiude

… ed è una pessima notizia.

Flavio Mucciante neodirettore di radiodue, ha deciso di riposizionare radiodue. Riposizionare (!!) eliminando una delle poche trasmissioni di grande spessore culturale, che può gareggiare tranqulillamente con quelle della BBC: alle otto della sera.

Ma che cos’è alle otto della sera??

Alle otto della sera è una trasmissione radiofonica di approfondimento culturale, affronta argomenti che spaziano dall’arte alla storia. Hanno partecipato alla trasmissione esperti di ogni tipo, storici, filosofi scienziati e giornalisti. Un esempio raro di trasmissione culturale valida e seria.

Online si possono ascoltare molti dei cicli già andati in onda.  Ascoltare per credere.

I fatti

A causa di un calo degli ascoltatori, il comitato RAI ha cambiato i vertici delle reti radio. Radio due è andata a Flavio Mucciante, che decide di stravolgere il palinsesto cancellando Alle Otto della sera. Sul forum rai molti utenti manifestano risentimento ma le promesse del presidente sono molto evanescenti…

Articolo di Italia Oggi di 17/06/09
… Anche se Radio2 sta pagando le conseguenze del suo
addio. Non a caso il dg Masi ha parlato di un ripensamento necessario
per la RadioRai (in vistoso calo di ascolti), schiaffeggiando
praticamente i responsabili, tra cui Sergio Valzania (che potrebbe
essere sostituito da Flavio Mucciante) e Antonio Caprarica.
..

Articolo di Blitz quotidiano 03 /08/ 09

.. Flavio Mucciante nominato direttore di Radiodue e condirettore del Giornale Radio Due; ..

Messaggio sul forum radiorai 08 /09/2009

Mi aspettavo Odifreddi e Newton. Invece la trasmissione (Alle otto dela sera ) e’ stata sospesa. Come mai?

Risposta di Flavio Mucciante ad un lettore che chiedeva informazioni:

Gentile ascoltatore, La ringrazio dell’attenzione con la quale segue i
nostri programmi. Sulla qualità della trasmissione “Alle otto della
sera” concordo con Lei. La nostra missione editoriale è però diversa,
maggiormente differenziata rispetto al passato. Così questo programma
risulta stridente rispetto al resto del nostro palinsesto. Piuttosto
che chiuderlo , ho preferito ,in un primo tempo, dare a questo spazio
cadenza settimanale,consentendo agli affezionati di poterlo seguire su
Internet. Mi farò immediatamente portavoce della sua istanza con il
Direttore di Radio3, un canale che ha la cultura come punto centrale
della sua offerta. Spero altresì che Lei continui a seguirci e a
segnalarci puntualmente le Sue osservazioni, come ha fatto in questa
occasione. La saluto con simpatia

Le conseguenze

Il problema non è “Alle Otto della sera chiude”. Il problema è che chiudono una trasmissione di alto livello culturale, all’interno di un panorama a dir poco straziante. Bisogna fermare i responsabili. E il responsabile c’è: Flavio Mucciante. Sta distruggendo le ultime tracce di cultura che radio e TV sono in grado di offrire senza dare alcuna alternativa, mentre insieme seppellisce l’idea di un servizio pubblico sul modello della BBC. Che vergogna!

Cosa fare?

1. Partecipate alla petizione contro la chiusura della trasmissione.

2. Sul forum di radio rai mariu ha scritto il testo di una mail da inviare a Mucciante; riporto il suo messaggio di seguito.


Cari amici, trascrivo la lettera che ho inviato al neodirettore di Radio2, Flavio Mucciante, [email protected] L’ho scritta perché penso sia utile e civile esprimersi in modo che chi sceglie cio’ che ascolteremo sappia come la pensano alcuni (forse molti) di noi.
Invito tutti a non restare in silenzio mariu Caro Direttore, immagino non sarà sfuggito all’attenzione sua e dei suoi collaboratori il rumore che in questi giorni si sta levando nei forum di Radio2 e Radio3 “I nostri podcast”.
***
Causa: la costatazione che nel palinsesto di Radio2 è stata drasticamente “ridimensionata” una delle trasmissioni piu’ ascoltate e scaricate in podcast: “Alle otto della sera”, sostituita dal lunedi’ al venerdi’ da un’altra trasmissione di intrattenimento e curiosità varie, “Decanter”.
Non mi permetto in questa sede di esprimere un giudizio di valore sulle due trasmissioni, ma mi sento spinta a a domandarmi, e a domandarle, quale sia la “politica culturale” che determina tali cambiamenti.
Quale e quanta sia la considerazione in cui sono tenuti gli utenti cui nulla viene illustrato, e che costantemente sono messi di fronte a incomprensibili “fatti compiuti”.
Non ignoro che gli ascolti delle reti radio Rai sono in consistente calo, come si puo’ (non molto) agevolmente leggere sui siti che si occupano di radio (un esempio per tutti http://www.primaonline.it/2009/06/16/72012…e-ripensamenti/ ) ma mi chiedo, e le chiedo, se sopprimere programmi come “Alle otto della sera” costituisca il piu’ urgente ed efficace rimedio.
Credo sarebbe molto apprezzato un suo anche minimo cenno, rivolto forse a una minoranza di ascoltatori, ma una minoranza fedele e, a mio modo di vedere, in costante aumento.
La ringrazio dell’attenzione, nella fiducia che verrà riconsiderato il palinsesto di Rai Radio2 e che sarà possibile riconfermare l’appuntamento di “Alle otto della sera”.
Cordialmente

***

1914

Scopro che:

  • Per un momento Guglielmo II aveva creduto di non iniziare la prima guerra mondiale
  • I socialisti nei paesi europei avevano appoggiato la guerra
  • Molti giornalisti francesi erano sul libro-paga dell’imperatore Nicola II
  • Pirenne, noto storico belga, era stato catturato e fatto prigioniero dai tedeschi
  • Per condizionare l’opinione pubblica dei paesi ostili, la propaganda infiltrava falsi periodici
  • La biblioteca di Lovanio, distrutta durante i bombardamenti, fu ricostruita con le riparazioni di guerra
  • 1914 – alle Otto della Sera è la serie radio sulla 1° Guerra mondiale condotta da Luciano Canfora. Ottima.

Luciano Canfora è un narratore eccezionale e appassionante. Questo già lo sapevo, l’avevo ascoltato  in 19 agosto 43 a.C.: Ottaviano e la prima ‘marcia su Roma’

Per scaricare la trasmissione in formato mp3, fai clic qui.

Radio rai: scaricare in mp3

Un vasto archivio di programmi radiofonici, tutti di ottimo livello. Il sito Radio Rai permette di ascoltare online buona parte delle trasmissioni realizzate durante gli ultimi anni. Considerati i temi trattati, come storia, scienze o letteratura, l’ampiezza del catalogo e lo spessore culturale, queste risorse possono rivelarsi utili sia a livello personale, sia come supporti didattici in classe.

Unico problema: le trasmissioni devono essere ascoltate online, e, tolto un esiguo numero di podcast, non possono essere scaricate. Diverse soluzioni permettono di aggirare l’ostacolo ma richiedono pazienza ed alle volte, una certa destrezza informatica. I forum Radio Rai, offrono invece una soluzione semplice e pratica.

Con un buon gioco di squadra, il forum “i nostri podcast”, ha raccolto tutte le trasmissioni disponibili in un unico archivio, utilizzando Xdrive, il servizio di hard disk remoto di AOL. Una volta effettuato l’accesso al servizio, è possibile scaricare tutte le trasmissioni in formato mp3.

Qui, è disponibile una guida dettagliata.

Questo “tesoro” l’ho scoperto qualche giorno fa, ed è stata una gradita sorpresa. Personalmente adoro Ad Alta Voce, trasmissione che propone le sintesi radiofoniche di classici della letteratura , e Alle Otto della Sera, dove esperti e studiosi spiegano e commentano i fatti della storia. Qualche giorno fa ho ascoltato Memorie di Adriano e Se questo è un’uomo, apprezzando la fedeltà e la cura con cui questi libri erano stati trasposti in formato audio. Consigliati vivamente. Prossimo ascolto: 1914, un ciclo di lezioni di Luciano Canfora.

Un bel grazie a Mariù!

Altri articoli:

Krusciov in Podcast

 Al contrario della sua sorella televisiva, radio rai propone trasmissioni di alto livello culturale, e di sicuro interesse. Esco giusto ora, da una due giorni su Krusciov e il 1956, l’anno del XX congresso, quando i crimini di Stalin furono condannati.

Che dire? Grande rigore storico, attenzione agli eventi, a fatti e alla loro concatenazione, con alcuni balzi in avanti – la perestroika, gorbaciov, i giorni nostri.

Ancora più notevoli i ritratti storici – in particolare quello di Stalin e la descrizione della sua morte, un’ironico contrappasso del potere detenuto-, la cura di inserirli nella dimensione quotidiana, il soffermarsi su minimi particolari, la Pravda, gli annunci radiofonici, la spartana dacia di Stalin, il palazzo di Beria e le sue celle sotterrane; queste descrizioni rendono tangibile “lo spirito del tempo” dell’arcipelago sovietico, un impero confuso, molto diverso dall’appiattita immagine che la propaganda anti-comunista ha offerto e ancora oggi offre.

1956: Krusciov contro Stalin

Giordano podcast

Sto ascoltando questo podcast: l’ultimo che mi mancava tra quelli di Laterza. Disteso a letto, mi sembra di essere alla conferenza, tra le poltrone dell’auditorium, quando la presentazione volge già al suo epilogo: gli anni ’40, nella bibiloteca vaticana viene ritrovato il sommario dei due processi che avevano condannato Giordano Bruno al rogo.

Un fatto casuale, questo ritrovamento: per questo ancora più agghiacciante, testimone silenzioso del potere inquisitorio, in grado  di seppellire le persone insieme al loro pensiero. Già, perchè questo verdetto repellente, oltre a procurare il rogo di Bruno, terrà a debita distanza dalle sue idee anche i pensatori successivi: certo, non poteva impedire ai libri di Bruno di circolare di sotterfugio, ed insieme ad essi le sue idee, ma alla luce del sole era meglio evitare accostamenti pericolosi. E’ curioso come, una volta affievolito il potere della condanna, ad esso s’è sostuito quello dell’oblio e della conseguente incomprensione: il giudizio vago, diventa ancora più definitivo e inamovibile, perchè meno lucido e razionale.

C’è un particolare che la (bravissima e in più con una bella voce) relatrice evidenzia: nel’500 a Campo dei fiori, ben poche persone sanno chi era giordano bruno: è un eretico e sta per andare al rogo, tanto basta a richiamare la sua discreta folla. Anacronismo? Beh, la storia rimane sempre la stessa: campo dei fiori adesso, una statua buona per sedersi e per qualche foto di turisti, il cicaleggiare fuori dei bar, la baraonda che vaga nella piazza: questa è l’unica agitazione che dovrebbe rivendicare un rogo molto lontano.

Podcast e Roma

La terza ha pubblicato i podcast delle conferenze di storia che si stanno tenendo presso l’ auditorium di Roma. Per ora sono 4, io le ho ascoltate durante una notte di viaggio, veramente belle e molto interessanti. L’ argomento � Roma, nelle sue diverse fasi storiche: imperdibile la notte di natale dell’ 800 -uno spaccato incredibile sul basso medio evo con Carlo Magno come protagonista- e il 19 agosto del 43 – Ottaviano e Cicerone-. Uno dei migliori Podcast che abbia mai sentito. Provare per credere.

PS : le prossime sono il sacco di Roma e il rogo di Giordano Bruno.. non vedo l’ ora!

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