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Mini learning object

libro Blog come LMS. E i Learning Object? Difficile pensare ad un’integrazione: rigidi e monolitici, i learning object sono fatti per essere inseriti in un LMS, non in un blog. L’unica soluzione è andare al passo con i tempi e rinnovare i format, ispirandosi ad esempi “vincenti”. Come i filmati You Tube. O le presentazioni Slideshare, che in più hanno molti punti in comune con i Learning Object.

Esempi concreti

Un concreto esempio di queste idee si può trovare nelle risorse didattiche che Cathy Moore pubblica ogni tanto nel suo blog. Veri e propri mini learning object che, oltre a mettere in pratica i consigli didattici dell’autrice, sono perfettamente integrati all’interno del blog. Brevi, flessibili ed estremamente chiari. Così da svolgere al meglio il loro compito: comunicare con efficacia.

Come utilizzare l’audio nei Learning Object. Questo minicorso, molto interessante e articolato, è forse il migliore tra tutti. Anche se l’audio è diventato ormai uno standard per la maggior parte dei corsi, dovrebbe essere utilizzato in modo consapevole: Cathy spiega come.

Non solo test e quiz: le domande possono svolgere ruoli diversi, coinvolgendo l’utente nella narrazione. Come formulare le domande? In quali occasioni usarle?

Tutti gli esempi qui riportati sono stati creati utilizzando Keynote, il powerpoint targato apple. Questo LO spiega come utilizzarlo.

Più che un corso, un semplice ma divertente svago. Il protagonista è un gatto.

Un paio di SlideShare di Cathy Moore

Utilizzare il pulsante AVANTI alle volte è necessario. Come rendere meno ingombrante questa presenza?

Nulla da dire. se seguite questo blog l’avete già visto. Altrimenti guardatevelo.

Editoria didattica e Learning object

ImmagineE’ vero: la discussione Produzione di LO multimediali in Orientamenti e Disorientamenti è stata molto interessante.

Qui Gianni ne propone una breve sintesi. Un paio di note a completare l’articolo:

1. I learning object non garantiscono l’apprendimento: solo le attività didattiche possono offrire questa garanzia.

2. I learning object possono essere assimilati ad una sorta di “Editoria didattica“: ho apprezzato molto questa definizione proposta da Gianni. I Learning Object hanno molto a che vedere con la “comunicazione”: una comunicazione che prende spunto dalla didattica, non solo integrando quiz e interazioni, ma adottando un particolare tipo di esposizione. Editoria didattica appunto.

3. Molte definizioni di Learning Object servono a poco, se non a provocare flagelli teorici: durante la discussione Antonio indica un ottimo documento di Wiley, che fa il punto sulla situazione. Un buon spunto di riflessione.

4. Italo segnala la questione della riutilizzabilità e – soprattutto- della riadattabilità dei corsi. Oggi come oggi, molti corsi non sono nè riutilizzabili e riadattabili: un limite che può essere superato come dimostrano Connexion e Openlearn. Qui ne parlo.

La discussione si è fermata a quota 66 interventi, parecchi. Gianni ha già formulato la prossima -e molto interessante- domanda:

Qual’è il miglior utilizzo per le risorse didattiche digitale in un corso online?