Giordano podcast

Sto ascoltando questo podcast: l’ultimo che mi mancava tra quelli di Laterza. Disteso a letto, mi sembra di essere alla conferenza, tra le poltrone dell’auditorium, quando la presentazione volge già al suo epilogo: gli anni ’40, nella bibiloteca vaticana viene ritrovato il sommario dei due processi che avevano condannato Giordano Bruno al rogo.

Un fatto casuale, questo ritrovamento: per questo ancora più agghiacciante, testimone silenzioso del potere inquisitorio, in grado  di seppellire le persone insieme al loro pensiero. Già, perchè questo verdetto repellente, oltre a procurare il rogo di Bruno, terrà a debita distanza dalle sue idee anche i pensatori successivi: certo, non poteva impedire ai libri di Bruno di circolare di sotterfugio, ed insieme ad essi le sue idee, ma alla luce del sole era meglio evitare accostamenti pericolosi. E’ curioso come, una volta affievolito il potere della condanna, ad esso s’è sostuito quello dell’oblio e della conseguente incomprensione: il giudizio vago, diventa ancora più definitivo e inamovibile, perchè meno lucido e razionale.

C’è un particolare che la (bravissima e in più con una bella voce) relatrice evidenzia: nel’500 a Campo dei fiori, ben poche persone sanno chi era giordano bruno: è un eretico e sta per andare al rogo, tanto basta a richiamare la sua discreta folla. Anacronismo? Beh, la storia rimane sempre la stessa: campo dei fiori adesso, una statua buona per sedersi e per qualche foto di turisti, il cicaleggiare fuori dei bar, la baraonda che vaga nella piazza: questa è l’unica agitazione che dovrebbe rivendicare un rogo molto lontano.

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