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E-learning in Arabia

Una situazione paradossale (forse unica?): molti finanziamenti, pochi esperti. Questo in sintesi il report di Tony Bates, che ha tenuto diversi workshop in Arabia saudita e racconta in un post la sua esperienza.

Aldilà dei petro-dollari, che a livello didattico tutto sommato hanno una valenza relativa, la parte più interessante, che giustifica in pieno la lettura del post, è quella che riguarda il ruolo delle donne all’interno delle università arabe. Vera formazione a distanza, anche in presenza.

The original arrangement had me with my computer and my Saudi male colleague sitting behind a screen at the end of the room, with the 25 women and the projector on the other side of the screen.
A personal view of e-learning in Saudi Arabia – Tony Bates

Pecorella: “Il premier dev’essere superiore ai ministri”.

Post di politica. Purtroppo siamo arrivati a questo punto.

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Pecorella: “Il premier dev’essere superiore ai ministri”.

Pensare che una frase del genere potrebbe anche passare inosservata fa venire i brividi. Perchè, a sapere bene tutta la storia, c’è da rimanere allucinati dal senso grottesco che pervade questa  vicenda. Chi è Pecorella? Siete sulla buona strada, questa è la domanda giusta: chi è Pecorella? La risposta la trovate qui sotto, complicata, surreale e incredibile. La banalità del male.

Andiamo a ritroso…

Il 2 Agosto 2009, viene annunciata un’interrogazione parlamentare dopo gli scontri Pecorella-Saviano(!!). La ragione: Saviano ha accusato Pecorella, presidente della commissione di inchiesta sulle eco-mafie (!!!), di aver gettato ombre sull’origine dell’omicidio Don Peppino Diana. Pecorella non è sicuro sul  movente dell’omicidio: sicuramente per mano della camorra (!!), ma forse non legato all’impegno di Don Peppino contro la camorra. Potrebbero esserci altri moventi. Gelosia. Armi. Depistamenti.

Panico. Ma di cosa stiamo parlando? Una persona si impegna contro la camorra, la camorra lo fa fuori, però “È inutile che costruiamo delle fantasie sulle ipotesi”?  Eh?

Saviano, che lo si sente una volta ogni 6 mesi, scrive un articolo a Repubblica. Decide (!!) che deve difendere Don Peppino e la sua memoria. Nella lettera di Saviano la vicenda trascende: Pecorella è stato l’avvocato difensore del camorrista Nunzio di Falco, il mandante dell’omicidio di Don Peppino (!!).

Lui, avvocato difensore di un cammorrista (condannato all’ergastolo), Presidente della commissione sulle Eco-Mafie, mente “giudiziaria” del PDL, lui scivola su una banana e mette in dubbio l’omicidio di Don Peppino. Il processo non era stato equo?

“Il premier dev’essere superiore ai ministri”

Scusa?

Link:

http://tg24.sky.it/tg24/politica/2009/08/02/delitto_don_diana_scontro_pecorella_saviano_si_allarga.html

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/mafia-9/saviano-diana/saviano-diana.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Pecorella

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Ritratto di Pecorella del 2002. Agghiacciante!

Tecnologie condivise

Le tecnologie non servono

L’insegnante mediocre non migliorerà di certo il suo insegnamento usando le tecnologie.

http://www.giannimarconato.it/2009/10/le-tecnologie-non-servono/

Le tecnologie Servono

Servono buoni docenti, che tra le loro molteplici competenze, abbiano anche quelle tecnologiche. Non per innovare: semplicemente per insegnare.

http://www.fininformatica.it/wp/le-tecnologie-servono/

… a meno che

Non si può far credere (agli insegnanti, agli studenti, alle famiglie, alla società) che la nostra scuola stia migliorando grazie a massicce iniezioni di tecnologie

http://www.giannimarconato.it/2009/10/a-meno-che/

Alle otto della sera chiude

… ed è una pessima notizia.

Flavio Mucciante neodirettore di radiodue, ha deciso di riposizionare radiodue. Riposizionare (!!) eliminando una delle poche trasmissioni di grande spessore culturale, che può gareggiare tranqulillamente con quelle della BBC: alle otto della sera.

Ma che cos’è alle otto della sera??

Alle otto della sera è una trasmissione radiofonica di approfondimento culturale, affronta argomenti che spaziano dall’arte alla storia. Hanno partecipato alla trasmissione esperti di ogni tipo, storici, filosofi scienziati e giornalisti. Un esempio raro di trasmissione culturale valida e seria.

Online si possono ascoltare molti dei cicli già andati in onda.  Ascoltare per credere.

I fatti

A causa di un calo degli ascoltatori, il comitato RAI ha cambiato i vertici delle reti radio. Radio due è andata a Flavio Mucciante, che decide di stravolgere il palinsesto cancellando Alle Otto della sera. Sul forum rai molti utenti manifestano risentimento ma le promesse del presidente sono molto evanescenti…

Articolo di Italia Oggi di 17/06/09
… Anche se Radio2 sta pagando le conseguenze del suo
addio. Non a caso il dg Masi ha parlato di un ripensamento necessario
per la RadioRai (in vistoso calo di ascolti), schiaffeggiando
praticamente i responsabili, tra cui Sergio Valzania (che potrebbe
essere sostituito da Flavio Mucciante) e Antonio Caprarica.
..

Articolo di Blitz quotidiano 03 /08/ 09

.. Flavio Mucciante nominato direttore di Radiodue e condirettore del Giornale Radio Due; ..

Messaggio sul forum radiorai 08 /09/2009

Mi aspettavo Odifreddi e Newton. Invece la trasmissione (Alle otto dela sera ) e’ stata sospesa. Come mai?

Risposta di Flavio Mucciante ad un lettore che chiedeva informazioni:

Gentile ascoltatore, La ringrazio dell’attenzione con la quale segue i
nostri programmi. Sulla qualità della trasmissione “Alle otto della
sera” concordo con Lei. La nostra missione editoriale è però diversa,
maggiormente differenziata rispetto al passato. Così questo programma
risulta stridente rispetto al resto del nostro palinsesto. Piuttosto
che chiuderlo , ho preferito ,in un primo tempo, dare a questo spazio
cadenza settimanale,consentendo agli affezionati di poterlo seguire su
Internet. Mi farò immediatamente portavoce della sua istanza con il
Direttore di Radio3, un canale che ha la cultura come punto centrale
della sua offerta. Spero altresì che Lei continui a seguirci e a
segnalarci puntualmente le Sue osservazioni, come ha fatto in questa
occasione. La saluto con simpatia

Le conseguenze

Il problema non è “Alle Otto della sera chiude”. Il problema è che chiudono una trasmissione di alto livello culturale, all’interno di un panorama a dir poco straziante. Bisogna fermare i responsabili. E il responsabile c’è: Flavio Mucciante. Sta distruggendo le ultime tracce di cultura che radio e TV sono in grado di offrire senza dare alcuna alternativa, mentre insieme seppellisce l’idea di un servizio pubblico sul modello della BBC. Che vergogna!

Cosa fare?

1. Partecipate alla petizione contro la chiusura della trasmissione.

2. Sul forum di radio rai mariu ha scritto il testo di una mail da inviare a Mucciante; riporto il suo messaggio di seguito.


Cari amici, trascrivo la lettera che ho inviato al neodirettore di Radio2, Flavio Mucciante, [email protected] L’ho scritta perché penso sia utile e civile esprimersi in modo che chi sceglie cio’ che ascolteremo sappia come la pensano alcuni (forse molti) di noi.
Invito tutti a non restare in silenzio mariu Caro Direttore, immagino non sarà sfuggito all’attenzione sua e dei suoi collaboratori il rumore che in questi giorni si sta levando nei forum di Radio2 e Radio3 “I nostri podcast”.
***
Causa: la costatazione che nel palinsesto di Radio2 è stata drasticamente “ridimensionata” una delle trasmissioni piu’ ascoltate e scaricate in podcast: “Alle otto della sera”, sostituita dal lunedi’ al venerdi’ da un’altra trasmissione di intrattenimento e curiosità varie, “Decanter”.
Non mi permetto in questa sede di esprimere un giudizio di valore sulle due trasmissioni, ma mi sento spinta a a domandarmi, e a domandarle, quale sia la “politica culturale” che determina tali cambiamenti.
Quale e quanta sia la considerazione in cui sono tenuti gli utenti cui nulla viene illustrato, e che costantemente sono messi di fronte a incomprensibili “fatti compiuti”.
Non ignoro che gli ascolti delle reti radio Rai sono in consistente calo, come si puo’ (non molto) agevolmente leggere sui siti che si occupano di radio (un esempio per tutti http://www.primaonline.it/2009/06/16/72012…e-ripensamenti/ ) ma mi chiedo, e le chiedo, se sopprimere programmi come “Alle otto della sera” costituisca il piu’ urgente ed efficace rimedio.
Credo sarebbe molto apprezzato un suo anche minimo cenno, rivolto forse a una minoranza di ascoltatori, ma una minoranza fedele e, a mio modo di vedere, in costante aumento.
La ringrazio dell’attenzione, nella fiducia che verrà riconsiderato il palinsesto di Rai Radio2 e che sarà possibile riconfermare l’appuntamento di “Alle otto della sera”.
Cordialmente

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Potrebbe cambiare radicalmente in futuro?

Internet è una realtà consolidata per molte persone. Molti hanno un’idea precisa di internet, della sua utilità, delle sue potenzialità. Libertà, creatività, innovazione, democrazia: internet è un pò la somma di tutti i valori che segnano gli ultimi decenni. Tutte  qualità che diamo ormai per scontato.

Ma siamo sicuri?

Non potrebbe essere stato l’esito di un evoluzione più incerta ed instabile, per certi versi fortuita? Poteva essere completamente diverso, oggi? E soprattutto potrebbe cambiare radicalmente in futuro?

Rispondere a questa domanda non significa dover, per forza di cose, leggere un lungo saggio in inglese, visionario e forse un pò noiso , magari distribuito gratuitamente su internet. Assolutamente no. Perchè gli indizi per rispondere a questa domanda sono già intorno a noi e li conosciamo molto bene. Sono  i fallimenti che negli ultimi 5 anni gli operatori mobili stanno collezionando, propinando servizi wap come l’oroscopo, le previsioni del tempo, le notizie in tempo reale (!?) e via dicendo. Sono gli mms, che nessuno ha mai inviato o ricevuto, nonostante una campagna pubblicitaria incessante (mms!!). Tutti servizi calati dall’alto, dove l’innovazione è bassa, l’utilità minima, il servizio poco efficace. Internet poteva essere così. O qualcosa del genere.

The Future of the Internet—And How to Stop It non è un saggio noioso, ed è meno visionario di quanto il titolo dia da pensare. Comprendere perchè internet è così come lo conosciamo significa osservare la storia della sua nascita, l’evoluzione del PC e poi delle reti, un’evoluzione meno scontata e con più alternative di quelle che si crede. Significa riconoscere le condizioni che ne hanno permesso lo sviluppo e l’evoluzione, individuando i rischi che possono deteriorare la sua efficacia.

The Future of the Internet—And How to Stop It è il racconto appassionato di 100 anni di informatica, ed affronta questioni centrali come privacy, sicurezza, generatività delle rete. Una storia avvincente, troppo rilevante per non conoscerla.

Link:

The Future of the Internet—And How to Stop It

Il sito del libro. E’ possibile acquistarlo in formato cartaceo o scaricare gratuitamente il pdf.

The Future of the Internet—And How to Stop It – social annotation

In questo interessante esperimento è possibile leggere e annotare online i singoli paragrafi del libro.

Vodafone e net neutrality

E’ di questi giorni la notizia che Vodafone opera differenze tra il tipo di traffico gestito via cellulare. Una scelta con tante implicazioni, molto negative, soprattutto se esaminate attraverso i concetti espressi nel saggio.

Riusabilità oscura

Un ironico ma onesto David Wiley descrive non solo il fallimento di un concetto, ma ancora più quella di un modello (con buona pace di tanti progetti). Riusablità. La Wikipedia, per ora, non incontra i Learning Object.

Perhaps the most frequent criticism I hear is that “reuse and adaptation are happening other places (outside the Connexions repository), you just can’t see them.” This line of thinking turns my mind to the construct we call “dark matter.”

David Wiley | Dark Matter, Dark Reuse, and the Irrational Zeal of a Believer