La grande divergenza

Scopro con una ventina di giorni di ritardo questa splendida discussione:

http://www.giannimarconato.it/2010/03/webofobia-dante/

Un ring dove a colpi di retorica e pedagogia si confrontano visioni diverse. Avvincente, sempre sul filo del rasoio. Unico problema: trasformato in word sono 42 pagine. La migliore sintesi? L’ultimo commento di Gianni Marconato, una buona introduzione per le altre 40 paginette. Ora bisogna solo scegliere in quale fazione inserirsi…

C’è che propone il recupero di approcci adottati nel passato perchè a loro dire, se hanno funzionato una volta, non si vede perchè non debbano funzionare ancora. Per questa fazione, i mali della suola d’oogi sono tutti dovuti alle “innovazioni” che si sono succedute. Altri, tra cui il sottoscritto, propongono di ricercare strade nuove perchè nuova è la realtà e nuovi dovrà anche essere la scuola. Per questa fazione i mali della scuola oggi sono dovuti ad una innovazione che è stata scarsa, poco estesa e poco coraggiosa..Per questa fazione la scuola oggi è fin troppo conservatrice; la grande massa degli insegnanti è conservatrice e arroccata ad un passato che non esiste già più; è arriccata alla difesa di una posizione che solo difesa di un ruolo personale, non è difesa di un modello, di un’idea di scuola. La critica che questa fazione muove all’attuale Governo è di sostenere questo conservatorismo, di attuare misure di pseudo-innovazione, di puntare allo smantellamemnto della scuola pubblica. Ovvio che questa posizione, accanto ad argomentazioni tecniche, sia portatice, anche di posizioni politiche (nel senso nobile del termine)

Gianni Marconato

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