Openlearn: semplice ma efficace

Ultimamente, mi capita di vistare i corsi Openlear. Scoperti -o meglio = riscoperti- durante le attività del corso open education (week 5), i corsi Openlearn sono molto interessanti, coprono numerosi argomenti e, per completare il quadro, sono inseriti in un ambiente di apprendimento ricco di accessori e interattivo. Il loro carattere distintivo è l’assenza di elementi multimediali e grafici, che lasciano spazio invece a una progettazione accurata ed efficace, tutta centrata a stimolare la riflessione nell’utente. Ovviamente questi limiti non sono legati solo a fattori esclusivamente didattici: software, tempi di produzione, standard, cotringono il modello didattico.

Ma rimane un fatto: i materiali presentano un interessante modello didattico, e le scelte fatte rendono più semplice l’aggiornamento e la riusabilità dei contenuti (due delle chimere dell’elearning).

In questo post sarà analizzato il Learningspace di openlear, dove è possible consultare i diversi corsi. Esiste un’altro spazio, sempre in openlear, dove è possibile creare e remixare i corsi, il Labspace.

Avvicinarsi ad OpenLearn…

Openlearn, è un’iniziativa della Open University (OU), università inglese nell’ambito della formazione a distanza. Il progetto (come molti altri) è finanziato dalla Hewlett packard foundation. I materiali offerti sono coperti da una licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 e possono essere fruiti gratuitamente, senza neppure registrarsi nel sito. Il sito è gestito attraverso Moodle, un Learning Managment System open source, adattato alle esigenze della Open University. Il primo impatto è decisamente positivo: un’interfaccia gradevole e friendly, dove è possibile esplorare i corsi disponibili. La classifica dei corsi più frequentati è un’utile indicazione, soprattutto per un nuovo utente.

top10

Ovviamente registrandosi, si potranno accedere a diversi servizi come la chat geo-localizzata (molto carina!), strumenti per le mappe concettuale, e via dicendo.

Corsi?

Openlearn offre oltre un centinaio di corsi. Le tematiche sono numerose, da temi classici come la matematica o la letteratura, fino alle scienze sociali e alla pedagogia. Il livello di difficoltà dei corsi è variabile e generalemente i corsi sono rivolti a studenti universitari o delle scuole superiori. Molto spesso possono essere un’ottima introduzione ad un particolare argomento. Grazie ad un linguaggio piano e semplice sono molto comprensibili anche per chi non è madrelingua inglese. I corsi sono ricavati da testi stampati e da precedenti corsi web-based della open university.

corsi

Progettazione didattica?

Ogni corso Openlearn è composto da diverse pagine organizzate in unità. La fruizione è lineare, anche se l’utente può muoversi attraverso le unità. Sia lo stile grafico che quello didattico, sono improntati alla massima semplicità, anche raggiungendo livelli molto “spartani”. Ovviamente questa scelta è legata a diversi vincoli, come l’utilizzo di determinate opzioni di produzione, il rispetto di standard di accessibilità, i vincoli legati al copyright. Ma una progettazione didattica efficace colma ampiamente tale assenze.

Caratterisitche dei corsi:

  • le pagine sono generalmente testuali, (ma alle volte sono presenti file audio, immagini, test in flash, video)
  • le interazioni si limitano a dei semplici pulsanti che rivelano un testo nascosto (feedback o approfodimento)
  • spesso ogni pagina, dopo aver introdotto un argomento, presenta delle attività, generalmetne domande aperte che problematizzano gli argomenti. L’utente dopo aver riflettuto sulla domanda, può leggere un approfondimento in grado di offrire una risposta completa.
  • sono utilizzati saltuarimente dei pdf di massimo 5-6 pagine

Ogni corso ha inoltre un feed rss, che permette di importare tutte le pagine nel proprio lettore RSS.

pagina

Perchehaiscelto discussione

Forum?

Ogni corso presenta dei forum non moderati, ma comunque attivi e partecipati. Questa scelta è legata anche all’idea di permettere l‘auto-regolamentazione dei forum, in funzione della creazione di comunità che sostengano openlearn.

In ultima analisi….

E’ interessante osservare come la scelta di non includere nei corsi multimedia, grafiche o interazioni complesse,se non quando strettamente necessario, favorisca la riflessione, evitando distrazioni, o atteggiamenti compulsivi (come avviene con le domande a risposta chiusa, dove spesso si clicca a caso per vedere la soluzione -opinione personale cmq-). Anche se questa scelta è in parte legata ai vincoli precedentemente descritti, mi è sembrata molto efficace.

Questa scelta è la dimostrazione che non sono necessarie complesse tecnologie informatiche per coinvolgere un’utente, ma è sufficiente una buona progettazione. Tutto sommato, creare complesse interazioni in flash, mettere una narrazione audio, o creare grafiche da paura, di per sè non facilitano l’apprendimento.

Tali scelte inoltre favoriscono la rielaborazione dei materiali, il loro aggiornamento, il remixaggio e la creazione di nuovi materiali. E’ difficile aggiornare un corso che presenta una narrazione audio, o grafiche accattivanti: questi elementi per essere modificati in modo sensato e coerente hanno bisogno degli stessi autori (voci audio, grafici etc.) In questi casi è più semplice ricostruire un corso da zero (con i notevoli costi che poi devono essere sostenuti. Inoltre, questa scelta permette di costruire corsi anche a persone senza competenze tecniche specifiche: è sufficiente avere delle buone basi didattiche (queste sì contano!) per poter creare o aggiornare un corso: ampliare la platea di possibili creatori di contenuti dovrebbe essere un argomento chiave per le open education resources, no?

…Varie…

Per farmi un’idea dei corsi Openlear, ho scelto tra i corsi della top ten, quelli che mi potevano interessare: Start writing fiction, English grammar in context. Non mi sono posto particolari vincoli: piuttosto che un esaminatore che deve dare un giudizio, sono arrivato come un “qualunque” utente internet. Questi corsi mi hanno dato un’impressione positiva sin dall’inizio. Li ho continuati a visitare in modo irregolare ma continuo, il che ha confermato il giudizio inziale (tra l’altro l’ LMs facilita questo approccio, ricordando i corsi frequentati). Prima di scrivere questo articolo ho visitato, in modo casuale, altri corsi per vedere come erano fatti.

Un articolo che introduce il lavoro svolto da openlearn è questo: OpenLearn Working paper 1 Final (documento word).

 

…”dovrebbe” continuare!…

Leave a Reply

Your email address will not be published.