Category Archives: Learning object

A che cosa serve l’ instructional design?

Una semplice risposta.

The video above is an excellent illustration of some key points concerning instructional design.  Imagine the video was the content of an elearning course.  There’s a lot of information and a lot going.  If you sat the learner down in front of the video and offered no guidance, who knows what they’d focus on? 

Tom KuhlmannWhat Everybody Ought to Know About Instructional Design

Per approfondire…

Rapid e-learning blog

Bando progetto Trio

Scade il 3 giugno il nuovo bando per ProgettoTrio. Se avete messo da parte XXX.XXX euro, forse potreste farci un pensiero (è solo la caparra). In prospettiva però potreste contare su una commessa da X.XXX.XXX euro. Insomma, tanti soldi. Buona parte destinati alla produzione di contenuti didattici digitali. Learning Object, secondo il modello tradizionale e canonico.

Ma tentare qualcosa di più rischioso non si poteva? Insomma negli ultimi anni sono nati e cresciuti nuovi modelli di formazione a distanza (blog wiki Youtube OER e via dicendo). Perchè non si è provato a prendere spunto da altre esperienze internazionali (OpenLearn, Connexions ect.) o nazionali (SLOOP)? Perchè non si è cercato di seguire un modello più aperto e sociale, invece di chiudere tutto dentro ad una piattaforma (tra l’altro proprietaria: SABA).

Non ho una buona opinione sui prodotti di progettoTRIO: a livello tecnico la qualità e molto bassa, a livello pedagogico mi sembrano poco efficaci e discretamente noiosi. Capisco che questo in parte sia legato a requisiti tecnici e teorici da rispettare, ma penso che, se si vuole ottenere qualità nella formazione, bisogna tentare di cambiare modello.

Forse sono eccessivamente negativo, e sicuramente progetto TRIO ha molti lati positivi. Rimangono soldi pubblici, spesi in tempi difficili.

Qui il bando:

http://www.rete.toscana.it/sett/orient/fp/faref.htm

E-learning, marketing, comunicazione

E-learning, marketing e comunicazione: cosa hanno a che fare?
Alberto, prima commentando questo articolo, poi in un post sul suo blog, spiega quale potrebbe essere il legame. Un paio di note a riguardo.

Qualche distinzione

Innanzitutto è bene fare qualche distinzione: Alberto quando parla di e-learning si riferisce probabilmente ai Learning Object. In questo senso, le sue osservazioni sono esatte: c’è bisogno di più “comunicazione” nei Learning Object, magari prendendo esempio da altri ambiti. Il blog di Cathy Moore offre parecchi spunti interessanti, prima tra tutti la presentazione Dump the Drone, dove analizza e smonta lo stile comunicativo generalmente adottato nei Learning Object. O questo post, che analizza proprio l’ interactive marketing, descrivendo i vantaggi di simili prodotti.

Attività on-line

Questo per quanto riguarda i Learning object. Le cose cambiano per le attività didattiche on line. Qui la didattica gioca un ruolo fondamentale: una progettazione ben realizzata e un tutoring attivo e costante fanno la differenza. La comunicazione, sempre importante, va più in secondo piano. Eppure anche questo è e-learning, o no?

E-learning per il marketing?

C’è anche chi esplora direzioni inverse: la conferenza “e-learning per la comunicazione ed il marketing” aveva tentato di tracciare un ponte tra e-learning e marketing. Avevo assistito all’incontro, ma onestamente non sono convinto che i Learning Object possano attrarre o fidelizzare clienti. Ma tant’è…

Link utili

Learning Object in italiano: Imprenderò

222 Molte discussioni sui Learning Object partono da basi teoriche, senza prendere in considerazione esempi pratici, che meglio potrebbero chiarire funzioni – e limiti- di questi strumenti. C’è da dire che on line di Learning Object in Italiano se ne trovano pochi, ancora meno di buona qualità. 

Esistono delle eccezioni: Simulware, azienda elearning di Trieste, ha reso disponibile Imprederò, un simulatore di impresa finanziato dalla regioni del Friuli e dal Fondo Sociale Europeo, con l’obiettivo di diffondere la cultura imprenditoriale.

Imprenderò è un prodotto composto da diverse tipologie di oggetti didattici.

  • 3 web fiction
  • 1 simulatore
  • svariati pdf

Sull’efficacia delle simulazioni ho qualche dubbio: molto complesse da realizzare, a volte inutili, altre volte di difficile utilizzo. In generale mi sembrano più efficaci simulazioni come questa, semplice e che spiega un concetto definito e limitato.

Le web fiction invece sono fatte molte bene: dialoghi curati, leggere (non oltre le 10 pagine) ogni pagina altrettanto breve. Dal mio punto di vista, questa tipologia di Learning Object ha un senso ed è efficace. In azienda può introdurre argomenti complessi, coinvolgendo l’utente, per poi focalizzarsi sulle informazioni vere e proprie.

PS:

Il sito di simulware ha molti minispot, realizzati veramente bene. Da visitare.

 

Link

> Imprederò

> Simulware

Mini learning object

libro Blog come LMS. E i Learning Object? Difficile pensare ad un’integrazione: rigidi e monolitici, i learning object sono fatti per essere inseriti in un LMS, non in un blog. L’unica soluzione è andare al passo con i tempi e rinnovare i format, ispirandosi ad esempi “vincenti”. Come i filmati You Tube. O le presentazioni Slideshare, che in più hanno molti punti in comune con i Learning Object.

Esempi concreti

Un concreto esempio di queste idee si può trovare nelle risorse didattiche che Cathy Moore pubblica ogni tanto nel suo blog. Veri e propri mini learning object che, oltre a mettere in pratica i consigli didattici dell’autrice, sono perfettamente integrati all’interno del blog. Brevi, flessibili ed estremamente chiari. Così da svolgere al meglio il loro compito: comunicare con efficacia.

Come utilizzare l’audio nei Learning Object. Questo minicorso, molto interessante e articolato, è forse il migliore tra tutti. Anche se l’audio è diventato ormai uno standard per la maggior parte dei corsi, dovrebbe essere utilizzato in modo consapevole: Cathy spiega come.

Non solo test e quiz: le domande possono svolgere ruoli diversi, coinvolgendo l’utente nella narrazione. Come formulare le domande? In quali occasioni usarle?

Tutti gli esempi qui riportati sono stati creati utilizzando Keynote, il powerpoint targato apple. Questo LO spiega come utilizzarlo.

Più che un corso, un semplice ma divertente svago. Il protagonista è un gatto.

Un paio di SlideShare di Cathy Moore

Utilizzare il pulsante AVANTI alle volte è necessario. Come rendere meno ingombrante questa presenza?

Nulla da dire. se seguite questo blog l’avete già visto. Altrimenti guardatevelo.

Designing presentation

Scrivere presentazioni efficaci: un tema affrontato in molti libri, blog, siti e presentazioni. Trovare risorse gratuite sull’argomento è semplice, ma questo ebook è un buona occasione per provare il servizio di Issu: un visore online, pratico ed discretamente comodo. Tra l’altro l’ebook che vi segnalo ha anche un buon taglio didattico.

Designing presentation

via Clive Shepherd