Moodle: una vittoria informatica?

La diffusione di Moodle è stata sicuramente una delle poche novità in ambito e-learning in tempi recenti.  Dopo aver colonizzato il settore scolastico  e universitario, questo LMS si è diffuso anche  tra le imprese private, convincendo molti dirigenti ad adottare questo sistema.

Non è un successo da poco, perchè testimonia il valore raggiunto da altre soluzioni open source, come come joomla, wordpress o drupal, confermando i risultati ottenuti anche in altri ambiti.

Un risultato importante che però non deve essere frainteso. Chi vede nella diffusione di Moodle il concretizzarsi di una didattica innovativa, meno legata ad un modello trasmissivo, sbaglia di grosso.
Questo successo piuttosto è legato  alla grande flessibilità e alla evoluzione modulare di questa piattaforma -Modular in Moodle – che ha permesso di risolvere esigenze fra loro anche molto diverse.

In definitiva: una vittoria informatica più che una vittoria didattica.

Per saperne di più:

Moodle: e-learning’s Frankenstein

Avvincente ed ironica cronostoria del successo di Moodle

2 thoughts on “Moodle: una vittoria informatica?

  1. Max

    Dal punto di vista logico e “commerciale”, l’affermarsi di un applicativo open rispetto ad applicativi commerciali è testimonianza che anche in ambito aziendale si fa sempre più strada la consapevolezza che l’open source rappresenta una valida alternativa e che alcuni prodotti (Moodle, Docebo, Ilias…ognuno ha i suoi pupilli) non hanno molto da invidiare a quelli commerciali e soddisfano il 90% di quello che serve.
    Ovvio però che utilizzare un applicativo anziché un altro non ci dice nulla sul modello didattico che viene adottato dagli utilizzatori. Come sempre (prima che lo dica Gianni Marconato), il focus sulla tecnologia che viene usata rischia di far perdere totalmente di vista quello sull’approccio.

    Probabilmente per la stragrande maggioranza delle aziende il modello didattico per l’e-learning E’ quello trasmissivo: a quel punto, tanto vale utilizzare l’arnese che più economicamente ed efficacemente consente di metterlo in pratica.

    Personalmente, mi pare che come “innovazioni” le uniche che vedo in giro (al di là dell’apprendimento collaborativo online, di cui molto si parla ma che non ho ancora visto in ambito aziendale se non in gruppi molto ristretti) sono legate, e parlo solo dei cosiddetti oggetti didattici e non degli applicativi, al concetto della simulazione comportamentale o tecnica.

    Reply
  2. Lorenz Post author

    Condivido. Questo è anche il principale fattore che deprime l’intero mercato e-learning, poco innovativo e zero effervescente.

    Reply

Leave a Reply

Your email address will not be published.