Opinioni divergenti?

 

La mia netta impressione è che in un corso come questo, dove l’e-learning ha un’importanza “relativa” per l’apprendimento (le ore sono poche, il budget per l’e-learning è molto basso, c’è comunque una forte componente d’aula “fisica”) si è verificata una spaccatura “antropologica”:

– chi è già abituato a usare il web quotidianamente usa l’e-learning come una risorsa aggiuntiva e spesso “impara” …”

– chi non è abituato o è “spaventato” dal web magari guarda ma non partecipa

Elearnit: Diario modenese: impressioni su un corso blended 

 

“…conosciuto allora e in diverse occasioni, esperto di cui ho letto anche tutti i libri, alcuni proprio studiati, tanto per cominciare non ha un blog, ma aggiorna ancora le pagine che vi ho linkato. Certo, non c’è nulla di male, non bisogna essere per forza 2.0, ma a quei livelli di preparazione e competenza (rimane sempre un mio mito) occorre almeno esplorare e testare. Comunicare al passo coi tempi. E avere idea che con un blog tutti i suoi contributi scientifici validissimi avrebbero una visibilità 1000 volte migliore. Oltre che aprirsi al confronto con gli altri e fare rete è il reale valore aggiunto dell’e-learning e di gruppi collaborativi in rete.”

Catepol: Condividiamo conoscenza (o almeno ci proviamo)

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